martedì 23 giugno 2009

Conferenza pubblica


Nell'ambito del convegno "Astronomy: A Common Ground for Sharing Humanity's Concerns"


La conferenza è organizzata con il Patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura, nell'ambito del convegno internazionale organizzato dalla Specola Vaticana dal 22 al 26 giugno 2009.



Programma:

Mons. Gianfranco Ravasi: "In principio Dio creò cielo e terra". La cosmologia biblica. Prof. Marco

Bersanelli: "Bellezza e vastità del cosmo".

P. George Coyne: "La vita nell'Universo: che meraviglia, quante domande!"



24 giugno 2009, ore 19.00, Pontificio Consiglio della Cultura, Sala di Via della Conciliazione, 5 (ingresso in Via dell'Ospedale)


È gradita una segnalazione della propria partecipazione.

Per maggiori informazioni
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Finalmente nuove regole per l'OdG


Finalmente l'OdG (Ordine dei Giornalisti) sembra abbia approvato una prima riforma, che si mostra logica, coerente con il mercato editoriale e dell'informazione, e con le direttive europee, oltre che con le norme e le prassi della maggior parte dei paesi più avanzati.

Dopo anni in cui si oscillava tra una prassi effettiva di accesso a chi non avesse nemmeno un diploma di maturità, e non dimostrasse di saper scrivere (e forse nemmeno leggere e comprendere un testo), purchè firmasse i famosi 60-80 articoli in due anni (si parla dei pubblicisti, per i professionisti ci sono altre regole), e le ipotesi di una riforma che prevedesse l'obbligo di laurea triennale in comunicazione, giornalismo o simile, per i pubblicisti, e quinquennale (oppure triennio più le famose scuole biennali che aderivano alla convenzione con l'OdG) per i professionisti.

Certo, molte delle strutture regionali, (come quella del  Lazio) avevano già iniziato, nella prassi, a realizzare una selezione rigorosa.

Ma le normative nazionali erano queste, e le oscillazioni in senso opposto, davvero estreme, erano dovute sia alle difficoltà per l'OdG di scrollarsi di dosso anni di storia caratterizzata pure da logiche corporative, oltre che professionali (come gli stessi esponenti hanno dichiarato più volte), sia alla attuale giusta volontà di risovere tali  problemi pregressi.

Dovuti principalmente, a mio avviso, all'interferenza di tutti quei clientelismi, grandi e piccoli, tipici di un vecchio modo di fare politica, e ai quali, certamente, anche l'OdG come chiunque altro era costretto a cedere in qualche misura.

Chi scrive, pur non essendo ancora giornalista (ma con l'obiettivo di diventarlo nel giro di qualche mese, dopo anni di uffici stampa non riconosciuti e di gavetta a vari livelli)  si occupa professionalmente di comunicazione, oltre che di informazione, da circa vent'anni, in vari ambiti, quindi è piuttosto consapevole di ciò che dice.

Senza contare che certi meccanismi di un becero e superato modo di fare politica sono ben conosciuti da tutti.

Certo, c'è ancora molto da fare, e forse in futuro, tra 5/10 anni, non sarebbe sbagliato prevedere un diploma di maturità coerente come solida formazione di base, un diploma di laurea (qualsiasi disciplina) obbligatorio, e un anno o un biennio di formazione specifica in giornalismo e comunicazione ugualmente obbligatori.

Per adesso, come minimo non leggeremo più "deliri linguistici" come "l'hanno passato", "la riforma della squola", "le immaggini", etc.

E inizieremo, da quanto si legge sul sito dell'OdG, un lungo percorso per professionalizzare adeguatamente i professionisti dell'informazione.

Link 
OdG
 
Paolo Centofanti

lunedì 22 giugno 2009

Strategie di comunicazione e relazionali per orientare il consenso


"Carota e bastone" ? Non funzionano, e dov'è l'etica ?
 
Una analisi che verrà pubblicata in settimana, anticipiamo una sorta di "abstract" dei contenuti.
 
Quali strategie di comunicazione e relazionali funzionano, quali no, quali sono, appunto, "etiche", e quali danni producono quelle che non funzionano, o che comunque non prevedono tali danni collegati, a breve, medio e lungo termine
 
I flussi patologici di comunicazione innescati dalle "strategie" errate, quali la comunicazione paradossale.

I casi più frequenti di comunicazione paradossale:  ...
leggi tutto, Infoethics

domenica 21 giugno 2009

Premio SEFIR 2009


L'Area di ricerca SEFIR (Scienza E Fede sull'Interpretazione del Reale) dell'ISSR Ecclesia Mater di Roma bandisce il premio SEFIR 2009, destinato a tesi di laurea magistrale e pubblicazioni (articoli o monografie) "su istanze filosofiche e teologiche delle scienze matematiche, informatiche, fisiche e biologiche, eventualmente anche in chiave storica".
 
L'organizzazione del premio è coordinata dal prof. Sergio Rondinara, per l'Area di ricerca SEFIR.
Per informazioni o chiarimenti: dott.ssa Licia Colosi, segreteria organizzativa, licia.ufficio.colosi@gmail.com.

Per il bando e maggiori informazioni:  link  SRM

Per un cristiano lo stile è il messaggio

21 giugno 2009

Segnaliamo un interessante articolo, Per un cristiano lo stile è il messaggio, di Enzo Bianchi, fondatore e priore della Comunità Monastica di Bose, collaboratore de "La Stampa", "Avvenire", "La Vie" e "Panorama" in Francia

"Lo stile è tanto importante quanto il contenuto del messaggio, soprattutto per noi cristiani. spiega Bianchi. "Sì, lo stile con cui il cristiano sta nella compagnia degli uomini è determinante: da esso dipende la fede stessa, perché non si può annunciare un Gesù che racconta Dio nella mitezza, nell'umiltà, nella misericordia, e farlo con stile arrogante, con toni forti o addirittura con atteggiamenti che appartengono alla militanza mondana! E proprio per salvaguardare lo stile cristiano occorre resistere alla tentazione di contarsi, di farsi contare, di mostrare i muscoli… "

Perchè "la fede non è questione di numeri ma di convinzione profonda e di grandezza d'animo, di capacità di non avere paura dell'altro, del diverso, ma di saperlo ascoltare con dolcezza, discernimento e rispetto."  ...  link  La Stampa

Infoethics riprende a pubblicare



Da oggi, domenica 21 giugno 2009
 
 

lunedì 12 maggio 2008